THE BOY

("The Boy" - 2016 - 97 minuti)

 

 

L'horror inglese "The boy" nasconde più di quello che si pensa.

Ad una prima occhiata, può sembrare il classico horror movie sul tema della possessione di bambole ma in realtà nasconde una risoluzione abbastanza originale, che spiazza e soddisfa. Il film ha la sua ragione d'essere più nell'atmosfera che riesce a creare piuttosto che nell'effettivo intreccio narrativo, abbastanza semplice e lineare.

Il regista William Brent Bell non ha grandi pretese e, conscio dei pochi mezzi a disposizione, parte come un classico del genere: una villa isolata, una giovane e bella protagonista, una bambola che sembra posseduta e un'atmosfera generale bizzarramente malata, che sfiora quasi il sorriso involontario.

Mentre tutto sembra avviare il pilota automatico però, la narrazione ti stupisce piano piano, complice un sapiente uso dei silenzi e delle pause, creando un'evoluzione nella storia di Brahms diversa da quella che ci si aspetterebbe.

Molto buona la fotografia di Daniel Pearl, che riesce ad illuminare in maniera molto convincente sia i lunghi ed ampi corridoi della villa che, nel particolare, le morbide fattezze della bambola, riuscendo a creare quasi degli effetti di emozione sul suo volto con il semplice utilizzo delle ombre, notevole.

Un film a basso budget (10 milioni di dollari) che non brilla certo per le interpretazioni dei pochi attori presenti (alcune azioni di Laura Cohan sono prese pari pari dal manuale "cose da non fare nei film horror") o per virtuosismi registici, ma che nel suo piccolo riesce a crearsi un'individualità piuttosto affascinante, grazie anche alla sua ambientazione claustrofobia (la pellicola è girata quasi tutta in interni, presso il Castello di Craigdarroch nella Columbia Britannica) e alla sua ispirata risoluzione finale, spiazzante ma realistica. "The Boy" ha poi un importante pregio che spesso manca ai film horror: la riguardabilità. Con il senno di poi, sarà un piacere tornare indietro e rivedere come niente è stato lasciato al caso e che ogni particolare è perfettamente studiato nell'ottica del finale.

"The boy" è un horror sincero, ben fatto e tremendamente appagante per lo spettatore.

 

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