HALLOWEEN - LA NOTTE DELLE STREGHE

("Halloween" - 1978 - 91 minuti)

 

 

 

"Halloween" dimostra come, con appena 300.000 dollari nel 1978, si potesse creare qualcosa di immortale, che ancora oggi viene considerato un capolavoro indiscusso nel suo genere.

Carpenter mescola sapientemente la classica favola del "boogeyman" (l'uomo nero) con una riflessione sull'essenza stessa del male, ambientando il tutto in una tranquilla provincia americana e mettendo come protagonista un'improbabile eroina adolescente repressa: un mix che negli anni a venire sarà di esempio per decine e decine di film horror.

Scritto da Carpenter (e Debra Hill) in 10 giorni, girato in 3 settimane, questa pellicola ha nella semplicità un fattore fondamentale del suo essere. Non tutto viene spiegato e quel poco a cui si cerca di dare una forma è racchiuso in poche, incisive, parole. Carpenter infatti non ha bisogno di SPIEGARE quanto di FAR VEDERE, ma sempre di soppiatto, quasi di nascosto. Lo spettatore diventa voyeur dello schermo come a sua volta Michael è osservatore della vita di Laurie.

Una colonna sonora semplicemente stupenda (curata anch'essa da Carpenter) dona con poche note una pesantissima sensazione di ansia per tutto il film,  un pericolo imminente ma che si fa attendere, che ci opprime, che aspetta di scatenarsi nella follia di una notte. Viene qui creata una delle maschere assassine più conosciute della storia del cinema, quel disumano Michael Myers che simboleggia il male che non muore mai, una macchina assassina che sarà capostipite di decine di imitazioni negli anni a venire. Un assassino senza espressione che trasmette paura per quello che è più che per quello che fa.

"Halloween" rimane una pietra miliare del cinema horror, ancora oggi godibilissima e tecnicamente superba, immancabile nella cineteca di tutti gli appassionati.

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