"Suicide Squad" ("Suicide Squad") - 2016

 

Inutile negarlo, "Suicide Squad" era uno di quei film su cui avevo molte aspettative, come credo tanti altri insieme a me. Dopo la delusione di "Batman V Superman" (solo parzialmente colmata dalla extended edition), dopo i molti trailer ispiratissimi usciti, dopo le due palle che ci ha fatto Leto ogni 10 minuti per pubblicizzare il suo Joker, mi aspettavo veramente qualcosa di notevole, e così non è stato. Partiamo dal fatto che la campagna marketing Warner stavolta è stata lodevole, anche se non molto onesta con il pubblico. A conti fatti però, visto i buonissimi incassi, ha spremuto veramente il sangue da una rapa, come si suol dire. Certo, bisogna vedere come alcune "furbizie" (promettendo un prodotto e poi dandocene un altro) funzioneranno a lungo termine, ma per ora, chapeau.

Intendiamoci subito, il film non è brutto, non è un disastro completo, non è un "Fantastic 4", ma ha delle pecche grosse come una casa che se si vuole andare a scavare più attentamente, lasciando perdere i "wow, che figo", non si può non notare. Certo, fa fatica, la maggioranza del pubblico non lo fa perchè ama andare al cinema senza accendere troppo il cervello ma io si perchè amo il cinema e mi danno veramente noia queste occasioni mancate. Se si vuole un film di solo intrattenimento non ci sono problemi, il film fa il suo dovere, ma la Warner-DC purtroppo si riconferma pessima nell'organizzazione generale, con attacchi agli altri film attaccati con lo sputo (su tutti la quasi non-sense scena dopo i titoli di coda). Ayer (dove finisce la sua responsabilità e dove inizia quella dei produttori non ci è dato saperlo) non è riuscito a dare un vero e unico tono al film, che sembra sempre continuamente alternarsi fra il dramma e la commedia, dove a volte senti uscire dal personaggio una battuta serissima prendendosi tremendamente sul serio, per poi uscendosene alla scena dopo con una cazzatona demenziale fuori contesto. E allo spettatore per tutto il film viene da chiedersi "li dobbiamo prendere sul serio oppure no?" Esempio portante di questa scrittura psicotica è Rick Flag (interpretato dal già mediocre Kinnaman), uno dei personaggi peggio scritti della storia del cinema, distrutto da questo connubio serio-demenziale che produce antipatia e fastidio dopo appena qualche minuto con il risultato di creare un tizio che non fa ridere quando deve far ridere e che risulta ridicolo quando vuole fare il grosso. Grazie a dio non tutti i personaggi ne escono male: ho apprezzato tantissimo il Deadshot di Will Smith (salva la baracca più volte con i suoi interventi) e la Harley Quinn di Margot Robbie, entrambi attori di tutt'altra levatura che evidentemente hanno saputo arginare questi problemi di sceneggiatura dando ai loro personaggi una connotazione più credibile e soprattutto una impronta personale che può piacere come no, ma perlomeno coerente in tutto il film.

Vogliamo parlare del plurinominato Joker di Leto? Mah, alla fine niente di che. Ho adorato il suo contorno (vestiti, scenografie, il modo in cui era illuminato) ma la sua performance non mi ha detto veramente niente (figuriamoci che a tratti gli ho preferito il Jerome di Gotham) e soprattutto non ho sentito la pesantezza di tutti i suoi tagli in fase di montaggio. Mi sembra si veda il giusto, non ho sentito il bisogno di vederlo di più e tra le mille incoerenze della pellicola (che sono milioni) occupa una piccola percentuale facilmente trascurabile. Mi aspettavo ben altro da un attore dal calibro di Leto. Certo, il suo rapporto con Harley era il pezzo forte del film, il loro malato rapportarsi poteva essere il cardine principale della storia (perchè, diciamolo, in questo film del concetto di "squadra suicida" frega poco o niente) e invece è descritto piuttosto superficialmente. Peccato, spero venga ripreso in altre pellicole e raccontato come merita perchè le potenzialità ci sono.

 

Tutti gli altri PG, Incantratice compresa (ma visivamente favolosa, bisogna ammetterlo) sono privi di spessore, poco caratterizzati, motivati in maniera ridicola, spesso incoerenti (scusate la ripetitività con cui uso questa parola, ma poteva essere il sottotitolo del film) con varie cadute di stile da rapportare più ad una scrittura assurda che a un reale demerito degli attori. Personaggi fighi che però non comunicano niente allo spettatore, limitandosi a comparire nella storia. Gli scontri con l'esercito del cattivo sembra farci ripiombare in uno dei brutti film di Resident Evil e ho detto tutto. Uno dei temi più interessanti da ricercare in questo film era la difficoltà di veder lavorare dei criminali in squadra, gentaccia che in squadra non ci voleva stare! E invece? Tutti amicici, tutti buoni finti cattivi, tutti una famiglia dopo mezza giornata (si, viene detto esplicitamente da un personaggio, non volevo crederci). Qualcuno mi spiega a cosa serve Katana? Se la togli dal film non cambia assolutamente niente! Di Slipknot non parlo neanche perchè è come sparare sulla croce rossa.

Alla DC si confermano grossi problemi di scrittura, grossi grossi che mi sembra stiano andando sempre più a peggiorare dopo "Man of Steel".

Via, non fatemi più parlare di tutti i momenti WTF? a cui ho assistito e fatemi pensare a qualcosa di buono, perchè c'è. 

Mi è piaciuta molto la fotografia di Vasyanov, giovane russo di cui sentiremo sicuramente ancora parlare (già lo avevo apprezzato in "Fury", precedente pellicola del regista). Le sue luci, specie nelle scene notturne, sono sempre molto curate arrivando coraggiosamente ad usare tonalità psichedeliche in varie senza mai cadere nel trash. Ottime anche le musiche, con una colonna sonora fatta ad arte che "non può non piacere"...è il modo in cui sono usate il problema; dopo un po' è inserita quasi a forza in scene che non ne avrebbero bisogno, per aumentare l'effetto figaggine (ho sentito coniare il termine "abusi musicali", direi che hanno centrato il bersaglio).

Il film è tutto sommato moderatamente divertente e scorre veloce, anche se sono sicuro che ad una seconda visione i difetti emergerebbero ancora più prepotentemente. Non so quanto ci sia di vero sul cambio di tono della pellicola dopo i tanti reshoot ma sicuramente questo dualismo di idee ha fatto molto per far perdere completamente la personalità alla pellicola, riducendola ad un pastrocchio con una prima parte più riuscita e una seconda da dimenticare, messa insieme da un montaggio caotico e da qualche guizzo di regia che però non salva il film. Sinceramente non so quanto delle scene aggiunte possano migliorare una sceneggiatura scarsa alla base.

 

"Ma ha incassato tanto, la gente va a vederlo"

Certo, tralasciando quello che penso sullo spettatore medio del cinema...anche da noi la sala era piena, ma lo è anche quando andiamo a vedere i film dei Trasformers.

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