"It" ("It") - 2017

 

Premessa:

It è uno dei miei libri preferiti e ho trovato molto difficile dire la mia su questo film in quanto tendo ad estremizzarne i pregi e i difetti; cercherò comunque di essere più obbiettivo possibile.

Detto questo...Andrès Muschietti aveva di fronte a sé almeno 5 ostacoli di notevole difficoltà:

1) Far tornare in carreggiata il progetto di un altro regista (Fukunaga) che, secondo la produzione, era uscito dal seminato.

2) Riuscire a imporsi nell'immaginario collettivo su un vecchio film tv che, volente o nolente, ha segnato una generazione.

3) Trovare un protagonista e una caratterizzazione del mostro che fosse all'altezza di quella del grande Tim Curry.

4) Far stare in poco più di due ore una tonnellata di pagine di libro senza modificarlo troppo.

5) Destreggiarsi in un budget non certo faraonico per realizzare tutti gli altri 4 punti.

Ci è riuscito? Si e no, ma ci ha regalato veramente un bel film.

Rendiamoci conto che stiamo parlando della trasposizione di uno dei libri più importanti e famosi del secolo scorso, una delle opere migliori di uno dei più grandi scrittori viventi, un capolavoro che, secondo me, potrebbe trovare un perfetto collocamento solo in una serie tv a medio/alto budget per ricostruire in maniera adeguata tutte le sfaccettature delle oltre 1200 pagine di scritto. "It" non è un film perfetto, eccelle in alcuni elementi e ne tralascia altri (per scelta o costrizione) ma si impone al pubblico come la visione personale di un regista ad una storia famosissima. Fondamentalmente fa l'unica cosa giusta da fare in questi casi: adatta. Aiutato da un cast azzeccattissimo, specie nei ragazzi (con cui è facilissimo empatizzare perché descritti in maniera semplice e realistica, con una Beverly di cui non puoi non innamorarti), racchiusi in un mondo di adulti anormali, viscidi, cattivi, che ben rappresentano l'essenza di Darry, l'essenza del male silenzioso. Muschietti è bravissimo a rappresentare tutta l'ambientazione pur con i dovuti tagli, che però inevitabilmente tralasciano qualcosa (Mike per esempio è l'unico che non mi ha soddisfatto, si vede davvero troppo poco, così come Henry Bowers e i suoi amici non hanno lo spazio che meritano) ma al tempo stesso, mischiando anche un po' le carte, ci trasportano nell'atmosfera giusta (e poco cambia che sia anni '50 o '80, se funziona). Giustissima la scelta di cambiare completamente la caratterizzazione di Pennywise, frutto di un lavoro di Curry difficilmente eguagliabile. Meglio puntare su un clown diverso, più sfuggente, più cattivo. Ho adorato Skarsgard nella prima scena con Georgie, dove gli viene lasciato lo spazio e il tempo di recitare, poi la sua figura diventa un cameo e ci viene regalata pochi secondi per volta. Se da un lato, con questa scelta, si valorizza gli avvistamenti di It (e delle sue varie trasformazioni, ci sono praticamente tutte), dall'altro si minimizza la recitazione dell'attore, peccato.

La cosa che mi ha stupito è che non è un film completamente corale, anzi, tende a spezzettarsi mancando un po' di coesione soprattutto nella prima parte (con momenti tipo slasher vecchio stile), lasciando che la figura di It interagisca con i ragazzi in maniera molto personale, andando a scovare le loro paure più recondite fino a rendermi conto che anche la figura di Pennywise passa da un "cambiamento", uno sviluppo da mostro onnipotente a figura che pian piano perde il suo potere sui ragazzi. Nota dolente sulla colonna sonora, praticamente innocua se non per quel piccolo tema presente anche nel trailer, ma decisamente poca cosa (invece mi è sempre piaciuta molto quella del film tv). E' comunque incredibile che il film passi davvero velocemente, forse troppo, tanto che alla fine dei 135 minuti ho sentito il bisogno di una mezz'ora in più, che forse avrebbe giovato per colmare quelle mancanze che ho avvertito. Ne viene fuori comunque un film con una chiusura (non sapevano infatti se la pellicola sarebbe andata così bene da realizzarne la seconda parte, adesso scontata dopo gli incassi stellari), solido, per niente ruffiano con gli anni in cui è ambientato, intelligente (si è utilizzato in maniera superba ogni centesimo di budget), che punta sull'horror semplice, dotato di alcune intuizioni visive notevoli (la scena delle diapositive, la donna del quadro, su tutte la tana di It), con uno svolgimento che rispetta il materiale originale ma per forza di cose lo modifica, lo riarrangia (molte volte bene, qualche volta meno bene), lo fa suo cercando di semplificarlo dove può, ovviamente per renderlo fruibile alla maggior parte del pubblico. E io, come parte del pubblico e fan sfegatato, posso dire di essere uscito dal cinema soddisfatto, magari non convinto al 100% ma conscio di aver visto un film horror che rende merito al materiale da cui è tratto, ancora una volta però irraggiungibile.

P.S. Il doppiaggio è veramente, ma veramente pessimo.

 

"...galleggerai anche tu..." 

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