"Star Wars: Il risveglio della Forza"

("Star Wars: The Force Awakens") - 2015

 

L' universo di Star Wars è tornato fra noi.

Quanta emozione rivedere quei titoli scorrere sullo schermo, perché noi la amiamo quella galassia lontana lontana.

Possiamo deriderla, criticarla, sentirla più o meno nostra, riderne e scherzarci sopra, usare toni di tutti i tipi ma quella galassia lontana lontana ha un posto nel nostro cuore, lo ha da sempre, da quando siamo nati, ancora prima che girassero il primo film.

Quella galassia lontana lontana è la parte bambina di noi, quella che sognava grandi avventure, che scappava da immani pericoli, che faceva pensare che chiunque, nel suo piccolo, avesse un ruolo chiave nella grande storia dell'universo. Poco importa se ti sentivi un cavaliere Jedi, un oscuro Sith, un contrabbandiere corelliano o l'ultimo degli stormtrooper. In quei film la magia vive. In varie forme. In vari aspetti. Ma VIVE.

 

Ecco, questo è quello che penso abbia nell'animo una persona che questa saga l'ha sempre vissuta col cuore oltre che con la mente, ed eccomi qui a recensire quello che per il sottoscritto è più di un film, è l'ultimo capitolo della storia creata da Giorgione Lucas, con cui divido la data di nascita e che spesso difendo dalle più svariate accuse. Che il vecchio Lucas avesse fatto i suoi errori è indubbio, ma una cosa vera l'ha detta ultimamente e proprio riferita a questo film: "è un film per i fan".

 

Mai verità più indubbia fu detta.

 

I fan di Star Wars, di cui mi sento di far parte, ameranno questo film perché è stato studiato a tavolino dal furbo (e indubbiamente bravo) Abrams per piacere proprio a noi in primis, inserendo TUTTO quello che volevamo vedere. Ci sono mille rimandi (mille "strizzate d'occhio" come dice Ortolani) che per quanto a volte siano stupide o forzate ci piacciano tanto tanto, anche perché sono messe in scena con uno stile molto sottile. Abrams fa quello che gli riesce meglio: omaggia.

Ed è qui che il merito del film diventa anche il problema, ed è qui che ancora una volta mi trovo a difendere Lucas, senza quasi accorgermene.

"Il Risveglio della Forza" è un film splendido per un fan, ma è anche una pellicola che mi lascia un po' l'amaro in bocca come cinefilo. Abrams fa il suo compito, realizza un film di Star Wars che si distacca dai prequel e si rifà alla trilogia originale, ma senza prendersi nessun rischio. Ne nasce un film fatto bene, anzi benissimo, divertente, con un gran ritmo, che ti fa sorridere ed emozionare ma che lascia da parte l'epicità (che tanto riusciva a Lucas e tanto poco riesce a J.J.) e corre su binari sicuri senza mai osare. E qui torno a parlare di prequel, quegli episodi 1/2/3 tanto bistrattati, sicuramente pieni di errori ma che OSAVANO, che avevano il coraggio di presentare situazioni diverse, ritmi diversi, nuovi mondi, nuove creature, addirittura nuove tematiche (la politica prende il campo sull'avventura).

Sono d'accordo con chi dice che questo film saccheggia a piene mani da ep. 4 e 5 (molto meno con chi parla di remake o reboot) ma lo fa talmente bene che una parte di noi si rifiuta di considerarlo un difetto, io in primis. E' come quando ti presentano un nuovo piatto che ti ricorda altri piatti ma è così buono che gli dai comunque il massimo dei voti, anche se manca di originalità. Capisco chi lo difende a spada tratta, come chi no.

 

E' impossibile non essere conquistati dai nuovi 3 protagonisti. Rey (su cui mi lascio da parte le domande, aspettando i prossimi film, sono TROPPI i WTF? su di lei), Finn e Poe funzionano benissimo (complici anche gli attori perfettamente in parte e dei dialoghi riuscitissimi), si empatizza tanto con loro, riescono ad essere anche molto ironici e divertenti senza mai scadere nel facepalm, cosa che a volte succedeva nei prequel.

Apriamo la parentesi per il cattivo. Kylo Ren l'ho trovato un OTTIMO bad guy, Driver è stato bravissimo a caratterizzarlo e ha lavorato molto con il corpo in questo. Il suo Ben è nervoso e scattoso, dove Darth Vader era calmo e sicuro, due modi diversi per mascherare quella che è la loro vera natura: entrambi celano la consapevolezza di non essere quello che vorrebbero, la loro grande PAURA, quella che, come dice Yoda, porta la Lato Oscuro. I suoi attacchi di rabbia nascondono in realtà quello che è il suo vero animo, perfettamente rappresentato dal suo volto così particolare: un ragazzo qualsiasi, anche un pò bruttino, che ha mitizzato il nonno travisandone il messaggio. Figlio di eroi buoni, destinato al lato chiaro, ma lui vuole essere diverso, è parzialmente convinto di esserlo, un opposto al solito dualismo. La cosa è resa molto bene e il pezzo sulla passerella con Han è davvero emozionante e pieno di pathos, forse l'unico momento veramente coraggioso del film. Anche qui però si poteva osare di più: se invece di uccidere il padre (p.s. un Harrison Ford in grande spolvero e forse il miglior Solo mai visto, coadiuvato da un Chewbecca sempre all'altezza) gli avesse dato retta e si fosse unito ai buoni? Sarebbe stato interessantissimo vederlo tra i nostri eroi e avere sempre, dato il suo carattere debole, l'incertezza delle sue azioni, la continua minaccia interna, una cosa fondamentalmente nuova. Si è deciso invece di seguire, per ora, un cammino simil-Fener, tanto per rimarcare che si và sul sicuro e via. Un gran peccato.

Parlando di Kylo-Ren non si può non rendere menzione alla sua particolarissima spada laser e al suo stile di lotta, molto più viscerale e che in pratica dà il tono a tutti i combattimenti del film (veramente bello quello nel bosco finale, trasuda tutte le emozioni dei protagonisti). Anche qui grande prova di Driver che mette in scena un padawan oscuro che ha solo i fondamentali, ben lontano dai fasti visti nei prequel, giustamente dal mio punto di vista. Vi ricordo che il suo maestro, Luke, non era che un Jedi del piffero addestrato in poco tempo da uno Yoda alla frutta, che è andato avanti più per istinto che per capacità effettive e che ha sconfitto Fener solo perché quest'ultimo era ridotto come tutti sappiamo (anni luce dalla sua vera forza vista in Episode 3).

Evito di parlare di altri personaggi visti poco o nulla (Leia, Phasma, droidi e creature varie) perché non saprei dire niente di degno di nota, visto il poco spazio lasciatogli, però con una menzione a parte per BB8: hanno veramente fatto centro con questo nuovo robot. Funziona, funziona da dio e il suo "OK" a Finn è da gif perenne!

Vogliamo parlare di un altro punto un po' dolente? La musica del mitico John Williams stavolta non è stata all'altezza degli ottimi precedenti. Persino un capitolo debole come Episode 1 aveva una colonna sonora riuscitissima, che raggiungeva il suo apice nella meravigliosa "Duel of Fates" (forza la traccia migliore della saga insieme alla Marcia Imperiale e al Tema della Forza). Qui niente. Colonna sonora potente ma nessuna nuova traccia mi è rimasta impressa. Peccato.

Anche qui forse si torna sul giocare sul sicuro, sul tenere i remi in barca e lasciarsi trasportare dalla corrente di un fiume potente.

Intendiamoci, da un lato lo capisco.

 

Si voleva riproporre Star Wars dopo tanti anni, il successo era un imperativo. Ti proponevi dopo 3 film che si erano discostati dai toni principali della vecchia trilogia, osannata anche oltre i propri meriti. Da grande azienda quale è la Disney è ovvio che si è agito così. E' probabile che qualche cosa di più lo avremo nei prossimi due film. Ok, in alcuni punti si è esagerato: riproporre per l'ennesima volta un pianeta-arma è stato forse eccessivo. La base Starkiller era una cosa che mi sarebbe potuta andare bene nel Ritorno dello Jedi, adesso mi stucca un pò…trovare qualcosa di nuovo? Si torna sempre lì…

Un bellissimo merito è che "non si sente la CGI", sono riusciti ad amalgamare benissimo gli effetti e, anche grazie alle molte scenografie costruite, hanno evitato quell'effetto "sfondo verde" che affligge tanti blockbuster moderni (solo quei così poliposi sulla navicella di Han mi hanno fatto storcere la bocca). Merito anche alla regia molto dinamica di J.J. che specie nelle scene di guerra da il suo meglio (impressionante la ripresa che segue Finn a terra che combatte mentre sullo sfondo Poe pota senza tregua gli imperiali con il suo fighissimo X-Wing nero) e rende il senso di usura dei set grazie ad una fotografia molto curata e che gioca molto bene con le luci, specie nelle scene in notturna.

Quel Luke alla fine? Quel Luke alla fine siamo noi. Attendevamo impazienti questa nuova ripartenza e adesso è arrivata. Sapremo accettarla? Sarà all'altezza delle nostre aspettative?

Solo il tempo saprà dircelo perché, che ne dicano alcuni, questa è solo la prima parte di una trilogia già confermata e da tale di comporta. Non ha mai avuto il traguardo di spiegare tutto subito e questo lo accetto, come dovrebbero farlo tutti. I poteri di Rey, le origini di Finn, la nuova Repubblica, Snoke, il Primo Ordine, lo stesso Luke…abbiamo ancora due film, potrò dirmi solo allora soddisfatto o no di tutti questi grandi quesiti. Si sono gettate le basi in maniera molto circoscritta, come ho detto, ma si è fatto.

La nuova avventura è partita e spero che alla fine la mia parte di appassionato di cinema sia appagato come la mia parte di fan.

Quindi per ora soddisfatto con qualche riserva, che spero sarà colmata con i prossimi 2 film.

Tra l'altro, parlando nei vari forum, è venuta fuori un'altra questione che secondo me è molto importante nell'ottica in cui si valuta il film. Se prima l'esalogia era stata frutto quasi esclusivamente della fantasia di Lucas (che oggettivamente doveva e voleva mettere l'ultima parola su tutto) ora invece questi film vengono concepiti mediante sedute di brainstorming aziendale con tanto di sondaggi e studi per massimizzare i profitti. Immaginiamoci Abrams ad un tavolo mentre presenta al consiglio Disney il proprio lavoro tra tabelle di costi e ipotesi di incassi. Insomma, tutto un'altro modo di fare film (con i suoi pro e i suoi contro).

 

 

Per concludere mi sento di dire una cosa, di lanciare un messaggio ai tanti detrattori, perché sono convinto che spesso il problema non sia nel film ma negli occhi di chi lo guarda. Entrate nella mentalità giusta signori, sorridete entrando in sala, il cinema è una medicina per la vita! L'importante è che la magia sia ancora presente, ancora pulsante, nel cuore e nella mente. Sono anche loro che rendono così speciali quella galassia lontana lontana…

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