I GUERRIERI DELLA NOTTE

("The Warriors" - 1979 - 92 minuti)

 

 

 

Parlare de "I guerrieri della notte" è come parlare di un mito intramontabile, destinato alla gloria eterna e che accresce la sua importanza anno dopo anno. Una pellicola che non ha tempo, incorniciata in un'ambientazione fumettistica fortemente voluta dal regista Walter Hill, che ne sfrutta ogni risvolto, eliminando qualsiasi orpello narrativo e lasciando che siano sempre le immagini a parlare.

"I guerrieri della notte" è un film che gode della sua semplicità di essere un viaggio di anti-eroi romantici, epica guerriglia urbana e metafora di sogni infranti di una parte di società abbandonata a se stessa, disillusa ma fiera. Ecco dunque che il disperato cammino dei Warriors per tornare a casa diventa un percorso di consapevolezza verso quello che è il loro essere nel mondo, che trova il suo culmine nella splendida scena in metropolitana davanti ai giovani "normali", un gioco di sguardi e gesti che non ha bisogno di parole per essere efficacemente raccontato.

I colori notturni della fotografia di Andrew Laszlo, che decide di bagnare buona parte dei set per migliorare la resa visiva delle strade newyorkesi (quelle selvagge dell'era pre-Giuliani), sono tavolozze di un pittore ispirato, veri quadri che valorizzano ogni location, stage di un videogioco dal ritmo serrato. La colonna sonora, iconica oltre ogni limite, unisce generi che vanno dal funk, all'R&B, a tonalità elettroniche è quasi un personaggio a se, che spesso prende il posto a inutili dialoghi e valorizza l'azione sullo schermo, sempre reale e concreta anche nelle pause.

Walter Hill gestisce il tutto con impareggiabile maestria, aggredendo lo spettatore fin dalle prime scene con un montaggio serrato e la presentazione continua di personaggi che entreranno con merito nell'immaginario collettivo con una carica iconografica che impressiona ancora oggi. "I guerrieri della notte" si dimostra quindi un vero e proprio "fumetto cinematografico", una "Anabasi a New York" intrinseca di messaggi culturali e sociali. Visionario, crudo, virtuoso, il film si regge sul magistrale talento di Hill per l'azione, che dimostra di saper padroneggiare in ogni sua forma, rendendo memorabile ogni sequenza.
Un classico del passato da vedere e rivedere.

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