GLI INCREDIBILI 2

("Incredibles 2" - 2018 - 118 minuti)

 

 

La cosa più ammirevole della saga degli Incredibili è che può essere goduta sia da grandi che da piccini. Il grande lavoro di Brad Bird sta nell'aver concepito e diretto una storia che che può essere letta su diversi livelli, dal più superficiale (classico scontro buoni vs. cattivi) al più intimo (le scelte etico-sociali). E' su quest'ultimo punto che ho particolarmente apprezzato il film e il suo neanche tanto velato messaggio tematico che, togliendo i vari artefatti narrativi di contorno,  si può sintetizzare nella crudele (e veritiera) frase "controlla l'opinione pubblica e controllerai il sottile confine fra la giustizia e l'ingiustizia".

Immersi in uno squisito scenario anni '50, accompagnati da un comparto grafico di prim'ordine (veramente splendidi i fondali cittadini) e da un cast di personaggi già perfettamente collaudati nel primo capitolo, non puoi che venire coinvolto nella magia del film. L'intreccio, nella sua semplicità e prevedibilità (un marchio Pixar dopotutto) risulta tutto sommato molto piacevole e i frizzanti dialoghi non fanno che impreziosire un prodotto che si attesta davvero su una fascia molto alta di qualità. Inutile dire che le scene con Edna (purtroppo presente molto poco), doppiata ancora una volta alla grande da Amanda Lear, si mangiano tutte le altre, così come ho apprezzato la scelta di dare una certa importanza ad un personaggio difficile come Jack-Jack, uscendone benissimo (la scena col procione è da vedere e rivedere fino alla nausea).

Una menzione d'onore va fatta a Michael Giacchino e alla sua strepitosa colonna sonora (incredibile come possa essere lo stesso compositore del mediocre lavoro fatto con "Jurassic Park: il regno distrutto", uscito nelle sale poco prima) che raggiunge l'eccellenza nella creazione di alcuni deliziosi jingle dedicati ai supereroi, citati nella pellicola e presenti nei titoli di coda.

Se proprio devo trovare qualche difetto posso dire che personalmente ho trovato la battaglia finale sulla nave un tantino lunga e un po' infelice la scelta di dare così tanto minutaggio ad Helen/Elastigirl, probabilmente il personaggio meno interessante del pacchetto (mentre Robert/Mr. Incredible risulta più ispirato e credibile). Macchie comunque di poco conto in un bucato di tutto rispetto, un seguito che non sfigura affatto accanto al suo splendido predecessore!

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