LA BAMBOLA ASSASSINA

("Child's Play" - 2019 - 90 minuti)

 

Una scommessa piuttosto riuscita questa del regista norvegese Lars Klevberg (classe 1980), che cerca di aggiornare con questo remake dell'originale "bambola assassina", del lontano 1988, la storia del demoniaco Chucky e dei suoi sanguinosi propositi.

Sono un fan della saga e, negli anni, mi sono goduto tutto, nel bene e nel male, dagli inizi molto seri a tinte horror alla deriva comico-grottesca, al parziale ritorno alle atmosfere macabre degli ultimi anni.

Per quanto riguarda questo reboot, dopo diverse perplessità, mi sono lasciato subito conquistare da una storia che tutto sommato funziona sin dal principio, con una bambola più portata verso il mondo moderno, malato di connettività, che nasconde il pericolo in ogni oggetto in apparenza innocuo se sotto controllo. Un concetto che avrebbe potuto essere approfondito molto di più e che invece resta un po' superficiale, atto solo a manifestare i nuovi poteri di questo Chucky e a intendere qualche blando sottotesto di denuncia.

Il film riesce però molto intelligentemente a cambiare in maniera viscerale l'anima della storia, ossia la genesi del bambolotto protagonista, lasciando inalterato il suo fascino, che comprende del fantastico humor nero.

Questo nuovo Chucky sarà più bruttino del precedente a vedersi (il design non è pienamente azzeccato, senza contare che risulta molto, forse troppo, "antico" per i nostri giorni), ma ha una meccanica concettuale di fondo che non sbaglia un colpo, portando la pellicola ad un versante di realismo mai visto prima in questa serie. Merito di aver scelto anche un buon cast di contorno, con pochi personaggi ma ben riconoscibili che, nonostante un background risicato, riescono a lasciarti qualcosa di più delle classiche vittime di un horror.

Senza troppi fronzoli di trama, il film vola senza noia nella sua ora e mezzo di durata, distribuendo momenti splatter, buone scene di tensione, una forzatura piuttosto palese della trama (ma chissene), un paio di battute indovinate, qualche spavento gratuito e una messa in scena anche troppo curata per il genere (alcuni effetti di luce sono davvero notevoli, specie nelle sequenze finali). Ah, ci si diverte anche, molto. Si può volere di più da un film su una bambola assassina?

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