THE PALE BLUE EYE -

I DELITTI DI WEST POINT

("The Pale blue eye" - 2022 - 128 minuti)

 

Nel 1830 è avvenuto un omicidio all’Accademia militare degli Stati Uniti a West Point: un cadetto, Leroy Fry, è stato trovato impiccato e dal suo corpo è stato rimosso il cuore. L’ Accademia decide quindi di affidare il caso al famoso investigatore in pensione August Landor. Quest'ultimo, sicuro che ci troviamo davanti ad un brutale omicidio, inizia ad indagare con l’aiuto di un cadetto militare mostratosi interessato al caso, un giovane Edgar Allan Poe. Comincia così, tra misteriosi enigmi e antichi riti religiosi, la scoperta di una West Point in cui niente è come sembra.

Quanta potenzialità da una sinossi del genere!

Il film si bilancia tra sinistre atmosfere gotiche ed elementi provenienti dal thriller psicologico, con una sottotrama da classico giallo. La particolare ambientazione, con le sue vecchie case, la nebbia nei boschi, la luce delle candele, funziona sia come integrazione alla storia che come elemento scenografico.

Il regista Scoot Cooper crea un meccanismo narrativo solido ma profondamente diluito, forse troppo, creando a volte, specie nella parte centrale, un'eccessiva lentezza che mina l'attenzione dello spettatore. Purtroppo si lamenta una scarsa profondità dei personaggi secondari, che entrano ed escono lasciando poco del loro passaggio. Molto meglio per i due protagonisti, con il solito Bale che è sempre una sicurezza e un Harry Melling che si rivela la vera sorpresa della pellicola. Il suo Poe è studiato in ogni dettaglio, dalle espressioni alle movenze al tono di voce. La sua recitazione vince, convince e risulta il principale punto di forza del film.

La risoluzione finale, importante in questo genere, è coerente e plausibile, anche se viene affrontata con poca preparazione, spogliandola di un pathos che poteva essere decisamente più intenso.

"The Pale Blue Eye" è un film più accattivante nelle premesse che nello svolgimento. Alla fine la pellicola (che resta buona nel complesso, sia chiaro) risente troppoo il fatto di non sfruttare totalmente le sue potenzialità, risultando a tratti troppo prolissa e ripetitiva e perdendo l'opportunità di essere quel piccolo gioiello che poteva e doveva risultare.

Commenti: 0