JOHN WICK 4

("John Wick: Chapter 4" - 2023 - 169 minuti)

 

Arrivati ormai al quarto (e forse ultimo?) capitolo di questa saga sul killer invincibile interpretato da Keanu Reeves, il regista Chad Stahelski continua la lenta trasformazione che già era iniziata nel film precedente, estremizzando il genere verso il labile confine della credibilità.

"John Wick 4" è un film che va guardato avendo bene in mente il filo conduttore che lega tutta la saga: ogni volta di più, ogni volta più espanso, ogni volta meno personale e più collettivo. Tutto va ad estremizzarsi, dagli scontri sempre più elaborati ai dialoghi sempre più asciutti.

Se vuoi vedere belle scene d'azione, girate con competenza da persone capaci, su scenari fatti apposta per fare da sfondo stile picchiaduro... qui ne troverai a tonnellate. Non fatevi ingannare dai 169 minuti di durata: volano letteralmente e non ci si annoia mai, complice un ritmo davvero concitato che quasi fa venire voglia di velocizzare quei pochi momenti di trama in cui si riprende fiato. La moglie e il cane lasciati a piccoli flashback, come a ricordarci velocemente come è iniziato il tutto, un passato mai così lontano.

Più il live action di una graphic-novel che un film vero e proprio, in cui si cerca di perfezionare ogni aspetto della lotta, inanellando sequenze di violenza stilizzata coreografate come un balletto, incorniciandoli in giochi di luce e scenografie ricercate. L'ironia è sempre presente, ma messa in secondo piano rispetto alla pomposità fin troppo marcata di alcuni aspetti narrativi al limite della sospensione dell'incredulità. Anche qui, bisogna vedere come lo spettatore si pone davanti a queste scene. Se vuole divertirsi, si diverte eccome. Se vuole criticare, potrebbe non finire più e perdersi il gusto di godersi la pellicola. Siamo arrivati al punto in cui lo sfondo non reagisce allo scontro all'ultimo sangue che si svolge a pochi passi, ma semplicemente perché sono un contorno, un elemento sfocato che serve a circoscrivere quello che è il vero interesse del film: l'azione in primo piano, fatta dannatamente bene. Non fatevi troppe domande, non avrete risposte. Se proprio le volete, inventatevele pure che tanto non interessa a nessuno. Quindi andiamo avanti, seguendo il buon Keanu (che comincia ad essere un po' troppo legnoso per questi ruoli, specie quando si scontra con mostri sacri del genere) che soffre, picchia e avanza in questo mondo di killer, in un canovaccio banale e scontato ma non per questo meno appassionante. Sono tanti gli omaggi, dai Guerrieri della Notte agli western di Leone, dai film di Tarantino al personaggio di Donnie Yen, un mix potentissimo tra il suo Chirrut di Rogue One, Furia Cieca e Zatoichi. Menzione d'onore per "pensavo fosse un'idea orribile invece è venuto una vera figata" per il Killa dell'immenso Scott Adkins, uno che a Hollywood non ha mai avuto quanto meritato. Delusione invece per l'enigmatica figura del signor "Nessuno", che con un altro calibro di attore sarebbe diventata una figura molto più carismatica, peccato davvero.

In conclusione, "John Wick 4" è vera e propria arte da combattimento, che esalta la componente fisica ma risente di una mancanza di scrittura e sviluppo dei personaggi, che potrebbe portare una certa dose di stanchezza visiva a chi non è appassionato del genere. Spero che non sia il vostro caso, il mio no di certo.

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