THE CREATOR

("The Creator" - 2023 - 133 minuti)

 

Il talentuoso Gareth Edwards è gioia e dolori in questo suo "The Creator" e ci regala una visuale a 360° della sua mente creativa, dando però il fianco ad alcune lacune narrative.

Partiamo con un fatto oggettivo: "The Creator" è una gioia per gli occhi. Tutto il mondo del film è curato al minimo dettaglio, sia dal punto di vista funzionale che da quello squisitamente visivo. Il mondo in cui si muove il protagonista Joshua Taylor (un non troppo carismatico-simpatico John David Washington) è vivo, avvolgente, ispirato e ispirante, pregno di ogni sua tematica morale ed etica, ben sottolineata dalle sempre ottime musiche di Hans Zimmer, ormai maestro indiscusso del settore. Incredibile il fatto che sia stato creato tutto con un'ottantina di milioni quando produzioni con il triplo del budget non riescono nemmeno ad avvicinarsi alla pulizia visiva di questi effetti speciali. La stessa struttura sociale è solida e ben delineata, riuscendo, dopo un'iniziale straniamento, a far calare lo spettatore al 100% nella vicenda. Il concetto di IA, di minoranza, di strapotere americano, di razza e di classe, di famiglia e speranza sono ben definiti e si accompagnano a rappresentazioni audio-video forti e di sicuro impatto (vedesi il terrificante NOMAD).

Se da un lato abbiamo lo straordinario talento alla regia di Edwards, dall'altro abbiamo un Edward sceneggiatore che pecca più del dovuto, con una narrazione che sa troppo di già visto e dei personaggi che si muovono solo per far procedere gli eventi. Ci sono alcune cose che stridono nel loro essere così "perché si" e spesso l'inventiva visiva non va di pari passo con quella narrativa, che risulta sempre semplice e lineare. Non che quest'ultima cosa sia un difetto, ma in questo particolare film, così ispirato, avrebbe raggiunto un traguardo qualitativo superiore se avesse osato di più, con i suoi personaggi e le sue situazioni. Gli antefatti della guerra, per esempio, sono appena accennati e, per quanto alla fine, dopo tanta azione ben congeniata, rimanga un senso di soddisfazione, ci si chiede se non poteva essere realizzato qualcosa di meno didascalico con qualche  accorgimento.

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