"Justice League" ("Justice League") - 2017

 

Dove eravamo rimasti?

In casa DC/Warner, dopo un esordio chiaro/scuro nel 2013 con "Man of Steel" (per cui personalmente, nonostante i difetti, ho un debole avendomi regalato il Superman che sognavo da sempre) a cui è seguito il travagliato "Batman V Superman: Dawn of Justice" (ed è servita una ricca director's cut per apprezzarne perlomeno 2/3 in quanto la versione cinematografica era un' accozzaglia di scene senza molto senso), per passare poi a "Suicide Squad", un immenso pasticcio dai vergognosi alti incassi e, per concludere, arrivando al sopravvalutato "Wonder Woman", che ha regalato qualche scena discreta, una eroina perfetta e niente più.

In mezzo a tutto questo vari casini produttivi, una pessima organizzazione generale, degli addetti stampa da lapidare, un pizzico di sfortuna e la voglia forse azzardata di presentare al grande pubblico un film di gruppo per recuperare il tempo perso ecco che, dopo gli ennesimi impicci (purtroppo in gran parte dovuti a seri problemi personali di Snyder, costretto a mollare il lavoro prima della fine delle riprese e sostituito in corsa da Whedon, che ha modificato il film per alleggerirne le atmosfere considerate troppo cupe sotto lo sguardo attento di mamma Warner e con la benedizione di Snyder) esce nelle sale "Justice League".

Cominciamo subito a dire che il film ha dei problemi evidenti (mi sembra il minimo data la travagliatissima produzione che ha fatto tra l'altro lievitare tantissimo il budget, ergo ecco il motivo per cui la durata è stata tenuta sotto le due ore, garantendo così più spettacoli al cinema) ma, nonostante tutto, riesce a funzionare con un buon equilibrio, con dei personaggi che in qualche modo funzionano e fanno parte di una storia che, nella sua semplicità, riesce a raccontare qualcosa senza troppi problemi. Cominciamo quindi dagli eroi che sono il vero fulcro del film:

- Inaspettatamente l'Aquaman di Momoa è stata una bella sorpresa, un'inedita versione del Re degli Abissi che non solo funziona (e non risulta così trash/fashion come sembrava dai trailer) ma è stata smussata attorno alle limitate doti dell'attore che sembra trovarsi perfettamente a suo agio con il personaggio, pur scostandosi abbastanza dalla classica visione dell'eroe.

- Il Cyborg di Fisher è forse il più sacrificato dal montaggio e, nonostante il design inutilmente complicato della sua armatura, rende bene la storia di un uomo che cerca di scoprire e comprendere nuovamente il suo corpo, dandogli quel pizzico di drammaticità di fondo sull' accettazione personale che non mi è dispiaciuta per niente.

- La Diana della Gadot era già perfetta nel suo film, qui non fa che confermare la sua scelta, spazzando via ogni dubbio se ancora esisteva. Gal è Diana, sembra nata per questo ruolo, è bella come una dea e riesce ad essere sexy e cazzutissima in ogni inquadratura, impossibile chiedere di più.

- Quanto dobbiamo parlare ancora di Bat-SadAffleck? A me il suo Batman piace molto e in questo film si apprezzano tante sfumature caratteriali derivanti dal fumetto, diversi modi di fare del Cavaliere Oscuro che strizzano l'occhio ai fan delle sue storie. Secondo me gli manca ancora quel pizzico di carisma che il viso di Affleck non credo avrà mai, ma quando si mette la maschera rende onore al Mito.

- Sul Flash di Ezra Miller ci sarebbe da parlare un bel po', ma cercherò di essere conciso. Il suo Barry Allen è stato usato come elemento divertente, atto ad abbassare i toni con una battuta quando la situazione si fa troppo tesa, uno "stempera-atmosfere". Pensavo di trovarlo tremendamente irritante e invece...è probabilmente quello che mi è piaciuto di più! Si, è vero, c'è qualche battuta di troppo ma mi sono reso conto che la sua comedy FUNZIONA anche in base al fatto che ha una mimica facciale veramente eccezionale. Ogni battuta è accompagnata da una qualche espressione bizzarra perfetta per la scena che rende la cosa non forzata, senza contare che quando si tratta di farsi seri (es. le scene con il padre) il ragazzo cambia completamente registro e...mi spiace, queste cose funzionano solo se si è capaci di recitare (e lui lo fa fin da piccolo), ecco perchè battute stupide date in mano ad attori mediocri risultano soltanto stupide (ogni riferimento a zii del tuono è puramente casuale).

- Vogliamo dire qualche parola anche sul Superman di Cavill? (Non rompete con lo spoiler, anche i sassi sapevano che ci sarebbe stato nel film) Elegante, maestoso, epico, celebrale, umano, semplicemente perfetto. Per me è il Superman che vorrei sempre vedere. Con uno sguardo (vedasi scena di primo "incontro" con Flash, la mia preferita) Cavill sintetizza tutta la potenza dell'uomo d'acciaio. Sono cose che da fan mi fanno impazzire!

Insomma, nonostante i numerosi tagli (avvertibili specie nel primo tempo, dove la vicenda è molto spezzettata e le scene non hanno una vera coesione) la storia, nella sua linearità, funziona come vicenda atta a unire questo gruppo fatto di persone difficili ma oltremodo interessanti (perchè questo vuole essere il film: un pretesto per un incontro). Il cambio di regia si nota, Whedon ha forse voluto cambiare più del dovuto (cercando di imitare a volte lo stile di Snyder, obbiettivo non sempre colto) e alcuni reshoot non sono venuti benissimo ma alla fine la pellicola ha una sua personalità risultando divertente, mai noiosa e a tratti addirittura epica (le parti che preferisco sono quelle dirette originariamente da Snyder che secondo me possiede una potenza visiva che Whedon, più abile nella narrativa, non ha).

La colonna sonora, su cui si sono avvicendati 3 compositori diversi (Zimmer, Junkie XL e infine Elfman) è discontinua ma apprezzabile, con i vari temi intelligentemente inseriti nei punti strategici (furbescamente).

Considerando tutto, i punti deboli della pellicola sono solo due, ma sono piuttosto grossi: gli effetti speciali (si passa da "discreti" a "pessimi" e nel 2017 in un film del genere non è accettabile, soprattutto perchè ho scorto la scritta "Weta" nei titoli di coda) e il cattivo che, essendo creato in CG, in parte è derivante da essi. Steppenwolf infatti non solo è realizzato in maniera mediocre, ma è di una banalità e di una piattezza unici, assolutamente mai in grado di impensierire lo spettatore sulla sorte dei protagonisti. Fortunatamente la sua presenza è solo una scusante per narrare la vera storia del film (la riunione degli eroi) e forse per questo la cosa non disturba più di troppo, essendo l'attenzione concentrata su altro.

Per concludere posso affermare che per quanto mi riguarda, nonostante i problemi che CI SONO, il film mi è piaciuto, mi ha intrattenuto, mi ha emozionato in certi frangenti e mi ha fatto sorridere in altri, mantenendo una sua personalità e subendo purtroppo qualche macchia derivata da una lavorazione sfortunata e poco organizzata.

Resta il rammarico di non aver visto la vera director's cut cupa e completa di Snyder, ma chissà che, come è già successo, il mercato home-video non ci venga in soccorso.

Nel frattempo la Lega c'è e funziona. Non è poco.

 

"E' più umano di me" (bellissima battuta di Bruce, scritta da un regista che ha davvero capito Batman)

Commenti: 0