ESCAPE ROOM

("Escape Room" - 2019 - 100 minuti)

 

Si fa presto a partire prevenuti con film di questo genere, presentati quasi in serie dalle case di produzione e lanciati sul mercato con la sola speranza di incassare qualche milione al fronte di un investimento moderato.

"Escape Room" esce a testa più alta rispetto a tanti altri titoli che vanno dal classico slasher adolescenziale al "so cosa hai fatto e sticazzi", fino ad arrivare all'ennesimo clone gore di Saw, film a cui assomiglia (ma non troppo) di più.

Prendendo come spunto il moderno gioco mainstream delle escape-room (no, il sottoscritto non ne ha mai fatta una per cui mi sono affacciato alla pellicola completamente ignaro a cosa sarei andato incontro) il regista Adam Robitel (già visto in "Insidious: The Last Kay") confeziona un gioco di scatole cinesi molto ben scritto che, perdendosi purtroppo nel finale non riuscendo a donare al tutto una esplicazione originale, tiene incollato lo spettatore allo schermo grazie al sapiente uso dei tempi, con situazioni scandite da un montaggio e da un ritmo perfetti (e scene molto meno splatter di quanto ci si aspetti), lasciandosi addirittura prendere la mano ad alcuni virtuosismi di camera veramente ispirati (si vede la volontà di fare qualcosa di più).

Aiutano anche i personaggi, meno stereotipati del solito , frutto di un casting piuttosto azzeccato (per una volta non tifi la loro morte dal primo minuto) e con qualche sorpresa che non ti aspetti fra cui una daredeviliana Deborah Ann Woll stranamente non insopportabile (ho capito che come donna action funziona molto bene e colma le sue lacune recitative). Purtroppo i dialoghi risultano abbastanza piatti ma la storia non ne risente in quanto ogni azione è ben spiegata e i passaggi logici sono diretti e intuitivi. Anche la colonna sonora non è malaccio e accompagna bene lo stato di ansia perenne che regna, lasciandoci costantemente la voglia di vedere come prosegue l'intrigante canovaccio. "Escape Room" si dimostra quindi un gradino più sù rispetto al resto del genere, consci del fatto di trovarsi di fronte ad uno di quei film che funzionano solo la prima volta che si vedono e che perdono tutto il fascino una volta svelati tutte le soluzioni e i vari misteri.

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