TOMB RAIDER

("Tomb Raider" - 2018 - 118 minuti)

 

 

Se nel 2001 la Lara Croft di Angelina Jolie sembrava più una supereroina piuttosto che un'archeologa, in questa nuova trasposizione, a 17 anni di distanza, Alicia Vikander umanizza decisamente la figura della protagonista (seguendo lo stile della saga adottato nei videogiochi) , riuscendo a darle un minimo di spessore psicologico che in qualche modo ci fa empatizzare con lei. Questo, insieme a qualche altro elemento salvabile, rende "Tomb Raider" un discreto film d'azione, tutto sommato godibile e che perlomeno mantiene ciò che promette.

In mezzo a CGI con alti e bassi, sceneggiatura scritta col pilota automatico e comprimari moscetti, spicca una splendida colonna sonora di Junkie XL, che accompagna e arricchisce non di poco ogni scena.

Il regista norvergese Roar Uthaug ha cercato di dividere il film in sezioni, come fossero livelli di un videogame, con risultati altalenanti. Si parte con una introduzione generale della nuova Lara piuttosto banale e piena di scene superflue per poi passare ad una seconda fase più action che ricalca abbastanza fedelmente gli ambienti del reboot videoulico, con un impatto decisamente più incisivo e affascinante. Segue una lunga parte sotterranea, che prosegue con pochi colpi di scena telefonati ma un susseguirsi di eventi tutto sommato divertenti, con un'eroina in parte (si vede che ce la mette tutta, anche contro i mediocri dialoghi) e un cattivo piuttosto stereotipato (che spreco usare Goggins così). La successiva chiusa del film invece risulta molto ispirata e ha il pregio di lasciarti la voglia di scoprire come continueranno le avventure di Lara, sperando che nei film successivi si cerchi di calcare in maniera più decisa e personale in ogni aspetto della produzione.

P.S. Spassosissimo il doppio-cameo di Nick Frost! XD

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