CREED III

("Creed III" - 2023 - 116 minuti)

 

 

Perdonatemi se stavolta mi sento di fare una recensione più concettuale che filmica.

Due sono le cose che ho maggiormente apprezzato di questo terzo capitolo di Adonis Creed:

1) La volontà di distaccarsi completamente, sia dal punto di vista visivo che concettuale, dalla saga di Rocky. I primi due capitoli restavano ancora legati al personaggio di Rocky e alla scrittura di Stallone mentre qui si è deciso di passare oltre, cercando di portare avanti un progetto con una sua personalità.

2) Finalmente gli avversari precedenti non scompaiono nel nulla ma tornano, anche per poco, dando l'idea di un universo più coeso e verosimile.

"Creed III" è il film che vede l'esordio registico del protagonista Michael B. Jordan che prende l'esempio di Stallone e decide di rendere più personale il cammino del suo personaggio. Il risultato è un film solido, che cerca di creare sottotrame interessanti ad un impianto generale un po' provato e che soprattutto sperimenta coraggiosamente nuovi percorsi visivi per rappresentare la boxe al cinema, anche attraverso le molte possibilità concesse dal formato IMAX. Lodevole l'intento che convince ma non del tutto (ricordo ancora che è la prima prova dietro la macchina da presa). L' entusiasmo per il progetto è palpabile in ogni inquadratura e sarebbe sciocco (e anche ingiusto) confrontarlo con il passato. Adonis non è Rocky e Bianca non è Adriana, così come Viktor non è Ivan. Ogni personaggio è figlio del suo tempo e della sua esperienza cinematografica. Mi piace pensare che "Creed III" sia un figlio che comincia a muoversi finalmente con le sue gambe, sbagliando se necessario, ma sempre convinto che la strada sia giusta e che possa portare ad un cammino dignitoso, diverso e pur sempre emozionante.

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