TOP GUN: MAVERICK

("Top Gun: Maverick" - 2022 - 131 minuti)

 

Da quando uscì la prima notizia sulla realizzazione di questo sequel, le illazioni di ogni tipo si sprecarono. Questo "Top Gun: Maverick" poteva essere l'ennesimo sequel sotto il segno della nostalgia, portato avanti in maniera quasi ossessiva da una star che non è mai riuscito ad accettare l'invecchiamento. Una pellicola probabilmente destinata a fallire, veicolante fra l'altro di una mentalità anni '80 ormai scomparsa.

POTEVA.

Nel discutibile panorama cinematografico attuale, fatto di sceneggiature superficiali e incassi facili, "Top Gun: Maverick" non sceglie la strada più battuta, non copia pedissequamente il suo illustre predecessore, cercando la strizzata d'occhio ogni minuto per compiacere il pubblico. Rende omaggio a quanto è stato e prosegue sul suo personale percorso verso nuovi traguardi che, se vogliamo, diventano diametralmente opposti a quelli che si era lasciato alla spalle.

Tratta il passato con un rispetto struggente (ogni volta che il volto di Val Kilmer è in scena il cuore si scioglie) e guarda al futuro con sentita emozione e nuove chiavi di lettura, grazie anche ad un cast perfetto che si prende tutto il tempo di introdurre e analizzare, proprio in virtù della nuova importanza del gruppo a favore del singolo, una differenza piuttosto accentuata rispetto al primo film. Questo sequel, assolutamente corale nonostante ci venga narrato dal punto di vista di Maverick (un Tom Cruise che ci regala una delle sue migliori performance, ci mette tutto se stesso e si vede), si fonda proprio su questo e lo ribatte più volte: per andare avanti devi affidarti agli altri, sono finiti i tempi degli eroi solitari. Nel mezzo, la ricerca importante dell'elemento umano in battaglia, che può contare su qualcosa che nessuna macchina avrà mai: l'istinto.

Le scena d'azioni sono strabilianti, registicamente virtuose, spettacolari oltre ogni limite. Rimangono eccellenti in ogni momento del film, a partire dall'adrenalinica scena iniziale, passando per tutte le incredibili fasi di addestramento, fino ad arrivare all'atto finale, un vero gioiello sotto ogni punto di vista, che ha il potere di zittire qualunque malcontento.

Il regista Joseph Kosinski trasforma la pellicola in una vera e propria esperienza per lo spettatore, che non potrà fare a meno di godersi lo spettacolo non solo con gli occhi (e le orecchie, la colonna sonora è pazzesca), ma anche e soprattutto con il cuore. Fan o non fan, le emozioni si susseguono senza sosta, in una storia che prosegue per più di due ore senza mai annoiare.

"Top Gun: Maverick" non è solo l'ottima continuazione di un film iconico, ma uno dei migliori seguiti che abbia mai visto.

Se poi, uscito dal cinema, corri in moto verso il tramonto con il corpo pervaso di adrenalina, come facevi in bicicletta nel lontano 1986, ti rendi conto che il pezzo che ti suona in mente non è solo "Take My Breath Away" ma anche "Hold My Hand"... la magia è completa.

Un film che finalmente non ti fa sentire cambiato per il tempo che passa, ma arricchito da esso.

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